Le innovazioni in campo edile hanno portato allo sviluppo di nuovi materiali con caratteristiche di durezza e compattezza molto diverse tra loro.
Eppure uno dei materiali più antichi esistenti al mondo, le pietre naturali, sono ancora la base per la creazione di materiali per la costruzione.
Stiamo parlando in particolare della pozzolana, il materiale edile vulcanico più ricercato e utilizzato. Ciò è dovuto alle sue capacità di adattamento all’ambiente circostante e alla sua versatilità.
Cosa tratteremo
Cos’è la Pozzolana, Materiale edile vulcanico
Nello specifico, la pozzolana è il materiale piroclastico (quindi formato da scorie vulcaniche) composto da numerosi cristalli a base minerale di dimensioni minuscole e da altrettante piccole sezioni vetrose.
Entrambi i componenti presentano una elevata porosità, tanto da essere considerati a tutti gli effetti delle pietre pomici.
La pozzolana, proprio per le sue caratteristiche chimiche, è particolarmente adatta per l’utilizzo nell’edilizia, tanto da rivestire un ruolo primario nel complesso delle pietre naturali.
Entrando nel dettaglio della sua composizione, si può notare una componente predominante di biossido di silicio e di ossido di alluminio, che contribuiscono a fornire stabilità e compattezza.
La quantità di biossido di silicio non deve essere inferiore al 25% in modo da ottenere un materiale di qualità che garantisca le caratteristiche tipiche.
Da dove arriva e dove si estrae la Pozzolana
Conosciuta fin dai tempi degli antichi Romani, la pozzolana è presente in opere celebri sopravvissute nel corso dei millenni, una tra tutte la cupola del Pantheon, ancora oggi ammirabile.
Nel medioevo, invece, ritroviamo l’impiego di pozzolana per la ricostruzione e la manutenzione delle abbazie benedettine.
Scorrendo la linea del tempo e risalendo al Rinascimento, si possono notare molte opere e costruzioni architettoniche realizzate con della pozzolana. Solo per citare un nome, Brunelleschi utilizzò la pozzolana per la grande maggioranza delle sue opere.
L’impiego di questa pietra naturale continuò inarrestato fino agli anni ’50 del secolo scorso, quando il cemento industriale soppiantò temporaneamente la pozzolana tradizionale.
Dopo una breve parentesi e con l’avvento del cemento Portland, venne nuovamente rivalutata, grazie soprattutto alla compatibilità tra i due materiali e ai benefici ricavati dal loro utilizzo congiunto.
Attualmente la pozzolana si estrae principalmente in Campania, nella zona dei Campi Flegrei (il nome pozzolana deriva infatti dalla vicina città di Pozzuoli, centro nevralgico dell’estrazione). Esistono anche delle cave in Abruzzo, che presentano una variante di colore più biancastro.
Pozzolana: l’utilizzo in edilizia
Le caratteristiche primarie, cioè lo sviluppo di poco calore di idratazione e l’elevata resistenza all’attacco solfatico e al dilavamento, fanno sì che la pozzolana sia l’elemento più utilizzato per la costruzione di grandi opere, come dighe o costruzioni di dimensioni importanti.
Nello specifico, il fattore che determina questo successo è la reazione chimica innestata dall’aggiunta dell’acqua, che al posto di indurire (come sarebbe normale in un cemento standard) contribuisce alla creazione di una malta dalle elevate prestazioni.
Questo processo è detto attività o comportamento pozzolanico, e è alla base delle grandi progettazioni presenti ai nostri giorni.
Oltre che per le grandi opere, non è da sottovalutare l’utilizzo crescente della pozzolana anche per quanto riguarda l’edilizia domestica.
I costi relativamente bassi in rapporto alla qualità del materiale, della sua durevolezza e affidabilità nel corso del tempo ne fanno il prodotto preferito anche nella costruzione di case e di ambienti domestici.
La porosità inoltre contribuisce ad aumentare il livello di categoria energetica, limitando l’inquinamento acustico in ingresso e mantenendo internamente il calore generato. È un isolante naturale.
In sostanza, è il materiale edile vulcanico ideale per qualsiasi soluzione, motivo per cui è in prima fila nelle preferenze degli addetti ai lavori.