Malgrado la pulizia quotidiana il lavandino tende ad emanare cattivi odori a causa dei residui depositati in sifoni e tubature.
Olii da cucina e altri grassi, frammenti di cibi, gli stessi saponi e detergenti usati per lavare piatti e stoviglie, creano sedimenti dove proliferano i batteri. Questi provocano fermentazioni e conseguenti odori sgradevoli.
Per eliminare i cattivi odori bisogna quindi agire in profondità, eliminandone la causa: in poche parole, pulire e disgorgare i tubi.
Cosa tratteremo
Rimedi naturali fai da te per eliminare i cattivi odori dal lavandino
La prima accortezza è quella di smontare il sifone posto sotto il lavandino e liberarlo di eventuali residui solidi che stagnano al suo interno. Già la rimozione del materiale accumulato nel sifone potrebbe risolvere il problema del cattivo odore. Se questo non dovesse bastare, si può procedere alla pulizia dei tubi.
L’acqua bollente è il metodo più semplice per combattere i cattivi odori: scioglie i grassi e aiuta a liberare i tubi. Versare di tanto in tanto nel lavandino dell’acqua in ebollizione, può essere una soluzione efficace per mantenere i tubi liberi ed evitare accumuli di sostanze maleodoranti.
Lo sturalavandino, la classica ventosa, o stantuffo, torna utile soprattutto nei casi in cui ad ostruire i tubi siano residui solidificati o frammenti di cibo, e vi sia dell’acqua che stagna o scorre via lentamente. Per usare in modo corretto lo sturalavandino si procede con rapidi movimenti per far aderire e poi risollevare la ventosa. I residui verranno a galla e si potranno rimuovere, oppure saranno frammentati dal movimento dell’acqua e finiranno per scorrere via. Ancora meglio se si tiene tappato il troppopieno durante l’operazione, usando un asciugamano bagnato o la mano.
Una precauzione importante, nel caso si decida per questo rimedio semplice ed ecologico per sgorgare il lavandino, è di non usare in precedenza prodotti chimici. Questi ultimi, tossici e corrosivi, potrebbero risalire.
Eliminare cattivi odori dal lavandino
La molla sturalavandini, o spirale, è un oggetto che risolve quasi tutti i problemi di lavandino maleodorante a causa di ostruzioni. L’uso è un po’ più complesso della ventosa e di solito è necessario smontare il sifone per introdurla in profondità, ma i risultati sono ottimi e si evitano anche in questo caso le sostanze chimiche. Ne esistono modelli diversi, anche elettrici.
Aceto e bicarbonato non funzionano se mescolati. Queste due sostanze, una acida e una basica, si neutralizzano a vicenda senza portare a nessun risultato. Se si vuole usare l’aceto per sturare il lavandino, si può versarlo bollente nello scarico e lasciarlo agire mezz’ora o più, magari anche ripetere l’operazione, prima di lasciar scorrere l’acqua calda. Il bicarbonato, lievemente basico, può invece aiutare ad eliminare i batteri che provocano cattivi odori. Se ne può versare una cucchiaiata nello scarico e poi far scorrere lentamente l’acqua calda.
Altri modi per sturare il lavandino ed eliminare i cattivi odori
Laddove la meccanica e la buona volontà non sono sufficienti a liberarsi dei cattivi odori provenienti dal lavandino, viene in nostro soccorso la chimica.
La candeggina, versata e lasciata agire durante la notte prima di sciacquare con abbondante acqua calda, potrebbe aiutare.
La soda caustica, pericolosa perché corrosiva, può essere cautamente versata nel foro di scarico e irrorata di acqua calda; con attenzione a non respirarne i vapori.
Prodotti a base di soda caustica già dosati e più facili da usare sono facilmente reperibili nei negozi, alcuni si attivano anche con l’acqua fredda, con esalazioni sono inferiori.
I disgorganti a base di enzimi sono i meno pericolosi e adattissimi per eliminare i cattivi odori del lavandino, per la maggior parte provocati da residui organici.
Come evitare che il lavandino si otturi e provochi cattivo odore
Prevenire è meglio che curare. Prima di dover ricorrere ai metodi più o meno efficaci ed aggressivi per sturare il lavandino ed eliminare i cattivi odori, sarebbe opportuno evitare che i tubi si intasino. Pochi semplici accorgimenti limiteranno il rischio di ostruzioni maleodoranti.
Prima di tutto usare una protezione del foro di scarico. Si tratta di un filtro per scarichi che evita ai residui solidi di depositarsi nel sifone o che leghino a preesistenti residui grassi. Evitare poi di versare olii e grassi nelle tubature. L’olio andrebbe raccolto e smaltito in modo differenziato, mentre residui di cottura vanno eliminati con della carta prima di lavare pentole e padelle.
Niente cattivi odori dal lavandino, anzi, profumo!
Dopo l’igiene e la pulizia dei tubi, una volta eliminati i cattivi odori, ecco un piccolo consiglio per avere un lavandino profumato.
Soprattutto durante le ore in cui il lavandino non viene usato, si può mettere nel buco del lavandino un cucchiaino di bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale del profumo preferito. Se si scelgono olii essenziali a naturale azione antibatterica, come quelli di cannella, chiodi di garofano, timo o limone, o del potentissimo Tea tree, si avrà il vantaggio di contrastare ulteriormente la formazione di cattivi odori.