Una pompa di calore può rappresentare un prezioso investimento per tutti i proprietari di casa. Tale dispositivo, infatti, utilizzando un sistema del tutto simile a quello di un frigorifero o di un condizionatore. Estrae calore da una fonte presente nell’ambiente esterno, come aria o acqua, per poi trasformarlo e amplificarlo all’interno dell’immobile. Perfetta in inverno, ma anche in estate, una pompa di calore spiana la strada a un futuro energetico più pulito e sostenibile.
Proprio a tal riguardo, tale strumento è anche in grado di consumare molta meno energia rispetto ai sistemi di climatizzazione più tradizionali. Scopriamo di più in questo articolo!
Cosa tratteremo
Pompa di calore: cos’è
Con il termine di pompa di calore si intende un particolare sistema di riscaldamento e raffreddamento installato all’esterno dell’edificio abitativo o aziendale. Questa, sarà in grado sia di fornire calore, che di rinfrescare l’ambiente, a seconda della stagione di riferimento. Nei mesi invernali, ad esempio, la pompa andrà a estrarre il calore dall’aria fredda esterna e lo trasferirà all’interno della casa. Viceversa, nei mesi più caldi.
Una pompa di calore, però, a differenza dei tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento, non è alimentata a combustibili fossili, ma bensì a elettricità, garantendo comfort e sostenibilità tutto l’anno.
A seconda della fonte da cui si estrae calore, una pompa potrà dirsi ad aria/acqua, acqua/acqua/, aria/aria e geotermica. In linea di massima, però, il principio è sempre lo stesso. L’aria estratta dall’ambiente viene spinta verso la serpentina dell’evaporatore, trasferendo così energia termica al refrigerante. Qui, l’energia termica troverà una ulteriore serpentina, quella del condensatore, da cui, grazie all’azione combinata con una ventola, sarà poi rilasciata all’interno della stanza. Il calore, dunque, potrà poi diffondersi da un luogo all’altro.
Pompa di calore: consumi
Il consumo di elettricità di una pompa di calore può dipendere da numerosi fattori come la sua tipologia, dimensioni, ore di funzionamento, cicli di sbrinamento, efficienza, nonché temperature interne ed esterne.
Sebbene si possa pensare che una pompa di calore possa essere particolarmente esosa, in realtà, è davvero vantaggiosa.
È bene evidenziare che le moderne pompe di calore offrono notevoli progressi tecnologici in termini di efficienza energetica, rendendole pertanto potenti, ma con un consumo minimale. Tali miglioramenti si traducono anche in minori emissioni di inquinanti e, conseguentemente, vanno a ridurre la dipendenza da risorse non rinnovabili e a mitigarne l’impatto ambientale.
In linea di massima, la quantità di energia consumata dalle pompe di calore può variare da 0,802 kWh a 5,102 kWh. Tuttavia, una pompa di calore standard da 5 kWh può assorbire circa 500-2.000 W, con un consumo elettrico variabile e non costante tra la prima ora di utilizzo e le successive.
Inoltre, anche le dimensioni della casa e il clima possono influire sul consumo elettrico della pompa di calore. Come intuibile, una casa più grande richiederà maggiore energia per riscaldarsi e raffreddarsi rispetto a una più piccola. In inverno, poi, vi sarà una spesa decisamente maggiore. La stessa pompa di calore standard può arrivare a consumare anche 1.000 kWh, ossia circa 200 euro mensili.
Tuttavia, entrano qui in gioco efficienza e potenza del sistema. La maggior parte dei modelli a oggi in commercio hanno tassi di efficienza di circa 300 – 400%. Tale percentuale è spesso espressa con il termine di coefficiente di prestazione e rappresenta il rapporto tra la quantità di calore erogata e l’energia elettrica assorbita. Tali valori vanno a indicare che, per ogni unità di energia elettrica consumata, ne verranno prodotte almeno 3 o 4 di calore.
In altre parole, ciò significa che, nonostante i potenziali costi di energia elettrica dei proprio fornitori, è comunque possibile risparmiare sulle spese di gestione.
Le pompe di calore più economiche in fatto di consumi sono quelle ad aria/acqua o acqua/acqua.
Al fine di ridurre ulteriormente i consumi, inoltre, è possibile sia associare tali sistemi di riscaldamento e raffreddamento a ulteriori fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari fotovoltaici o impianti eolici, che migliorare e massimizzare l’isolamento termico dell’abitazione