Il ciclamino è una delle piante più diffuse e acquistate, grazie alle splendide fioriture bianche, rosa, rosse e variegate che regala nel periodo invernale, quando i balconi e i giardini risultano molto spogli.
Bellezza, resistenza, facilità di coltivazione e costo contenuto sono solo alcune delle caratteristiche che hanno reso così popolare questa pianta.
Il ciclamino, appartenente alla famiglia delle “Primulacee”, prende il suo nome dalla parola greca “kylos”, con la quale si indica il cerchio e che evidentemente fa riferimento alla forma rotondeggiante dei tuberi di questa pianta. Il ciclamino, infatti, si sviluppa da tuberi secchi e può essere acquistato già fiorito in vaso, oppure, per i più esperti e pazienti, a partire dal bulbo.
Al mondo, esistono ben 20 varietà di ciclamino, che si distinguono prevalentemente in due gruppi:
- le piante da esterno, dalle dimensioni più contenute,
- da interno, ideali come piante da appartamento.
I fiori, molto duraturi e caratterizzati da colori sgargianti, hanno una forma a peduncolo, mentre le piante in genere non superano mai i 10 cm di altezza.
Con qualche attenzione e rispettando le poche esigenze di questa bellissima pianta, è possibile far crescere e fiorire il ciclamino per diversi anni.
Ma come coltivare il ciclamino? E di quali cure necessita? Andiamo a scoprirlo insieme.
Cosa tratteremo
La semina del ciclamino
Se desideriamo coltivare il ciclamino a partire dai semi, ci sono poche semplici regole da rispettare per ottenere piantine sane e rigogliose.
Tra luglio e settembre, i tuberi vanno piantati in un terriccio ricco di humus, all’interno di una cassetta di legno, a circa 3-4 cm di distanza l’uno dall’altro. Quando le piantine sviluppano almeno due foglie, si possono diradare e trapiantare in vaso o direttamente in giardino.
La germinazione dei bulbi avviene in circa 15-20 giorni, all’interno di luoghi bui e riparati dal freddo e dalle correnti d’aria.
La coltivazione del ciclamino in ambienti domestici
Il ciclamino è una pianta molto semplice da coltivare.
Per i ciclamini acquistati in vaso, ideali per abbellire l’interno delle nostre abitazioni, la scelta del luogo dove posizionarli è fondamentale. Questa pianta, infatti, non gradisce l’esposizione diretta ai raggi del sole, pertanto andrà messa lontana dalle finestre e dalle fonti di calore. Inoltre, predilige le temperature inferiori ai 15°: giardini d’inverno, scale e davanzali coperti sono quindi le stanze più indicate dove tenerla.
La coltivazione del ciclamino all’esterno
Il ciclamino è una pianta molto robusta, che cresce rigogliosa anche all’aperto ed è in grado di sopportare climi piuttosto rigidi. Tuttavia, in caso di messa a dimora in giardino o sul terrazzo, è bene posizionare la pianta in luoghi riparati dalla pioggia eccessiva, dalle gelate e dalla neve, come, per esempio, sotto le chiome degli alberi o alla base delle siepi. Il tipo di terreno più indicato è soffice e privo di ristagni d’acqua.
Come curare il ciclamino
Il ciclamino non necessita di particolari attenzioni ed è ideale per essere coltivato anche dai meno esperti.
La pianta va pulita periodicamente dai fiori e dalle foglie secche, che vanno strappati con un colpo deciso direttamente alla base. In primavera, il ciclamino va in dormienza, pertanto va pulito completamente e vanno conservati solo i bulbi. Questi, a loro volta, possono essere lasciati a dimora in giardino o in vaso, oppure dissotterrati e posti, all’interno di un sacchetto di carta, in luoghi freschi e asciutti, in attesa di essere ripiantati.
L’irrigazione e la concimazione
Fra le principali attenzioni da rivolgere al ciclamino, ci sono il tipo di irrigazione e di concimazione.
Il ciclamino non necessita di molta acqua. Se cresce in vaso all’interno delle nostre abitazioni, va innaffiato moderatamente una volta alla settimana, sempre dopo aver verificato che il terreno non sia né troppo secco e farinoso né troppo umido. Quando la pianta è in dormienza, le innaffiature vanno diradate ma mai interrotte del tutto.
La concimazione del ciclamino serve, invece, per mantenere la pianta sana, rigogliosa e piena di fiori. Nel caso in cui il ciclamino sia in giardino, è preferibile concimarlo con del compost autoprodotto. In caso di coltivazione in vaso, all’interno di ambienti domestici, va somministrato del concime liquido, disciolto in acqua, ogni due settimane.
Le malattie del ciclamino
I principali nemici del ciclamino sono le muffe, le malattie fungine e i parassiti come acari ed afidi.
L’attacco da parte di muffe o funghi comporta la comparsa di una lanugine grigia sulle foglie e sugli steli della pianta. Se non vogliamo ricorrere a prodotti chimici, è bene prevenire il problema mantenendo il terreno umido, ma non zuppo d’acqua, e cercando di non esporre il ciclamino a temperature troppo elevate.
Lo stesso discorso vale anche per gli acari del ciclamino. Fra questi, il più comune è il ragnetto rosso, che riduce la crescita della pianta e fa sviluppare solo foglie deformi. Dato che l’umidità aiuta i parassiti a prosperare, anche in questo caso è bene non bagnare troppo la pianta e sfoltirla in modo da consentire una corretta circolazione dell’aria.