Per molte persone, mantenere un flusso di pagamenti costanti per il proprio mutuo costituisce una sfida complessa. Questa complessità può essere in parte attribuita ai periodi di instabilità economica e all’opportunità limitata di trovare lavoro.
Tali fattori hanno portato numerose famiglie a ritardare i versamenti del loro mutuo per diversi mesi, comportando il rischio di essere inseriti in modo negativo nei registri delle agenzie di credito, un fatto che può essere verificato tramite una ricerca con la Visura CRIF.
A questo punto, ci si interroga su quale sia l’andamento delle cose quando si accumulano pagamenti in ritardo sul mutuo o si salta una rata.
Risulta fondamentale notare che se il ritardo nei pagamenti è di breve durata, le conseguenze tendono a essere relativamente meno gravi. La situazione prende una piega notevolmente più seria se il debitore continua a non effettuare i pagamenti per un periodo prolungato. In tal caso, si espone al rischio di subire una procedura di pignoramento dell’immobile.
Cosa tratteremo
Rata mutuo non pagata
Come anticipato in precedenza, se si omette di effettuare un singolo pagamento della rata del mutuo, non bisogna allarmarsi. Per essere precisi, se si supera la data di scadenza della rata di meno di un mese, non saranno applicate sanzioni. Solamente quando si supera il termine di un mese dalla scadenza, verranno addebitate delle penali per il ritardo.
Quando si accumulano due rate non pagate del mutuo, il detentore del prestito viene considerato inadempiente sotto tutti gli aspetti. Di conseguenza, sarà tenuto a fronteggiare un aumento degli interessi e potrebbe vedere il suo nome registrato nelle banche dati delle agenzie di informazioni creditizie, come il CRIF.
La situazione subisce una trasformazione significativa quando si raggiunge il punto critico di sette rate di mutuo non pagate. Superati i 180 giorni di mancato pagamento, il creditore potrebbe dichiarare il mutuatario non idoneo per il finanziamento, mettendo in discussione la validità del contratto di mutuo e richiedendo il rimborso immediato dell’intero importo prestato.
Tuttavia, se si accumulano più di 18 rate di mutuo non pagate, entra in gioco la possibilità di un processo di pignoramento. Questa regola si applica esclusivamente a coloro che hanno stipulato il mutuo dopo il 2016, grazie alla nuova legislazione sui mutui non pagati introdotta dal decreto legislativo n. 72 del 21 aprile 2016.
Da notare che per i mutui conclusi prima del 2016, il pignoramento potrebbe verificarsi molto prima di raggiungere questa fase critica.
Pignoramento in cosa consiste
Il pignoramento è una procedura che può coinvolgere anche le residenze principali delle persone.
Tuttavia, prima che questa procedura venga messa in atto, il debitore sarà soggetto a una serie di notifiche e avvisi. Inizialmente, verrà avvisato della sua situazione di morosità, soprattutto quando si tratta di alcune rate mancate. Successivamente, riceverà una segnalazione da parte del CRIF e solo dopo numerosi mesi di mancato pagamento si arriverà alla fase di pignoramento della casa.
In realtà, uno dei primi passi che i creditori possono intraprendere in caso di persistente inadempienza da parte del titolare del mutuo è il pignoramento dello stipendio. In tal caso, essi hanno l’opportunità, previa autorizzazione da parte del presidente del tribunale, di consultare i registri dell’Anagrafe tributaria dell’Agenzia delle Entrate.
Questi registri contengono un elenco dei redditi del debitore. Successivamente, i creditori notificheranno all’azienda presso cui il debitore lavora il pignoramento dello stipendio. Quando ciò accade, l’azienda tratterrà un quinto del netto della busta paga del debitore.
Da sottolineare che il pignoramento non si limita agli stipendi, ma può riguardare anche le pensioni. I creditori hanno il diritto di richiedere il pignoramento di un quinto dell’importo della pensione.
Per evitare di trovarsi in una situazione del genere, è consigliabile cercare di evitare prolungati periodi di mancato pagamento e reagire prontamente nel caso in cui si ricevano notifiche dal CRIF.