Nell’ambito della falegnameria e del restauro, l’olio di lino cotto rappresenta un elemento piuttosto utile. Estratto naturalmente dalla pianta di lino, viene largamente impiegato fin dai tempi antichi per via delle sue straordinarie proprietà. Infatti, chi ama le finiture di tipo naturale predilige questo olio come sostituto green alle vernici tradizionali. Il suo utilizzo permette infatti di ottenere eleganti superfici opache.
Non solo, l’olio di lino cotto viene altresì impiegato per la diluizione dei prodotti chimici poiché garantisce risultati ottimali ed esteticamente gradevoli su svariate superfici, dal legno fino alla pietra.
Cosa tratteremo
Come si ottiene e come si impiega l’olio di lino cotto
Per ottenere l’olio di lino cotto vengono eseguiti diversi passaggi al fine di preservarne le qualità e acuirne i pregi.
Questo, dopo essere estratto dalla spremitura dei semi di lino, viene diluito con particolari metalli che rendono l’olio siccativo. Proprio per mezzo di questo procedimento il prodotto avrà tempi di polimerizzazione ridotti e conferirà alla superficie trattata una finitura resistente.
Impiegare l’olio di lino cotto per i restauri è una pratica ormai diffusa. Applicato sul mobilio in legno oppure elementi architettonici posti esternamente, garantisce un’eccellente resistenza contro l’acqua o gli agenti atmosferici e conferisce un piacevole effetto matt.
Come utilizzare l’olio di lino cotto sul legno
L’olio di lino cotto può essere impiegato sugli infissi in legno, sulle pavimentazioni come il parquet oppure sui mobili. Per applicarlo è sufficiente utilizzare un pennello e distribuire il prodotto omogeneamente.
Questo metodo permetterà alle fibre del legno di assorbire una maggior quantità di prodotto acuendo la propria resistenza nel corso del tempo. Una volta che il prodotto sarà perfettamente asciutto, si potrà notare sulla superficie una sorta di pellicola; proprio quest’ultima fungerà da barriera proteggendo il legno dall’umidità o dagli agenti atmosferici.
Qualora il legno presentasse una nuance chiara, l’olio di lino cotto permette di scurire di quale tono il colore del materiale.
Come utilizzare l’olio di lino cotto sulla pietra
Come accennato, il prodotto naturale più utilizzato per trattare le superfici in pietra è sicuramente l’olio di lino cotto. Infatti, oltre a restituire un aspetto satinato, questo materiale è in grado di vivacizzare le venature presenti sulla pietra e rendere la piastrella più accattivante.
Tuttavia, un altro uso piuttosto diffuso dell’olio di lino cotto è quello effettuato al fine di ripristinare i danni subiti dai rivestimenti in pietra, corrosi dagli agenti atmosferici, dai prodotti chimici o che presentano una forte porosità.
Come utilizzare l’olio di lino cotto sulle piastrelle
Per quanto riguarda le piastrelle in cotto oppure in ceramica, l’olio di lino cotto viene impiegato con un vero e proprio effetto protettivo della superficie. Ciò significa che, applicandolo con un pennello prima o dopo la posa del pavimento, sarà possibile notare una leggera pellicola protettiva creatasi sul materiale.
Quest’ultima impermeabilizza il cotto oppure la ceramica proteggendola dall’acqua, dall’umidità, dagli urti e da tutto ciò che potenzialmente potrebbe danneggiarlo. È importante applicare la giusta dose di olio in base alla porosità delle piastrelle, aumentando la quantità all’occorrenza.
Quali sono i tempi di essiccazione dell’olio di lino cotto?
Una volta applicato con il pennello, l’olio di lino cotto ha un tempo di asciugatura di circa 48 ore.
Pertanto, se si desidera stendere più mani di prodotto, è opportuno attendere circa due giorni per effettuare nuovamente il trattamento sul legno, sul mobilio, sulla pietra, sul rivestimento, sul pavimento o sulle piastrelle.
Realizzare questo trattamento è estremamente semplice: basta acquistare l’olio di lino cotto in una comune ferramenta e applicarlo sul materiale che si intende trattare.