I rincari dei costi dell’energia e abitazioni spesso poco efficienti dal punto di vista energetico rendono sempre più costoso e poco sostenibile climatizzare correttamente gli ambienti domestici. Nonostante la stagione invernale stia ormai terminando, quest’anno il freddo non ha permesso a molte persone di usufruire di un benessere termico adeguato durante i mesi più freddi, con il rischio che questa situazione possa ripresentarsi anche in estate.
I motivi sono diversi, ma quelli principali sono lo scarso isolamento termico di molti immobili in Italia, la maggior parte dei quali si trova sotto la classe D (le meno efficienti), e le tariffe elevate di luce e gas. Sono tanti infatti gli italiani che non accendono il riscaldamento o ne riducono la durata di funzionamento, mentre chi abita in edifici obsoleti spesso non riesce a raggiungere un comfort termico ottimale anche aumentando la temperatura del termostato.
Lo stesso problema si presenta ogni anno anche nella stagione estiva, quando bisogna utilizzare molta energia elettrica per mantenere in funzione i condizionatori d’aria per proteggersi dalle ondate di calore. Per evitarlo esistono diversi accorgimenti che si possono adottare per migliorare l’isolamento termico della casa, al fine di ridurre le dispersioni di calore dall’interno verso l’esterno ed eliminare i ponti termici che si formano spesso nella zona degli infissi.
Cosa tratteremo
Come eliminare i ponti termici di porte e finestre
In molte abitazioni gli ambienti interni risentono del clima esterno in maniera eccessiva, principalmente a causa di un cattivo isolamento termico. Nella maggior parte degli immobili la dispersione di calore è localizzata nella zona delle finestre, solitamente per la presenza di infissi datati e poco efficienti e di una coibentazione non ottimale tra le pareti e i serramenti, ma anche le porte possono rappresentare un problema. Questa condizione comporta dei punti in cui si verifica un flusso termico anomalo che favorisce lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno della costruzione, ovvero dei ponti termici.
I ponti termici possono essere dovuti a infissi di bassa qualità, installati male o non progettati per garantire un’adeguata efficienza energetica, causando un aumento dei consumi e delle emissioni con costi più alti per climatizzazione e un maggiore impatto ambientale. Per migliorare l’isolamento termico dei serramenti, i varchi principali da cui entra il freddo in inverno e il caldo in estate, esistono diversi accorgimenti efficaci che permettono di migliorare l’isolamento termico di porte e finestre.
Uno di questi è l’installazione di guarnizioni per infissi per isolare meglio le finestre e le porte dall’esterno, riducendo lo scambio termico per risparmiare sulle bollette e diminuire le emissioni nocive. Le guarnizioni per serramenti, infatti, sono realizzate con materiali specifici e determinati spessori per offrire prestazioni ottimali in termini di isolamento termico. Si tratta di componenti versatili e semplici da installare, in grado di creare una barriera contro le dispersioni di calore.
Sul mercato esistono diverse tipologie di guarnizioni per infissi, tra cui elementi con profilo coestruso in EPDM, una particolare famiglia di gomme sintetiche che offre numerosi vantaggi in queste applicazioni, tra cui una buona resistenza agli agenti atmosferici e alle radiazioni UV. Ovviamente, in presenza di infissi molto vecchi conviene sostituire tutti i serramenti, in quanto non basta montare delle guarnizioni di qualità per eliminare i ponti termici ma bisogna anche installare porte e finestre a taglio termico.
Isolare le pareti della casa con un cappotto termico
Oltre a risolvere il problema degli spifferi e delle dispersioni di calore dalle finestre, è altrettanto importante isolare le pareti affinché l’abitazione trattenga meglio il calore in inverno e il fresco in estate. Per farlo la soluzione migliore è il cappotto termico, ovvero l’applicazione di uno strato isolante o di pannelli isolanti sulle pareti interne o esterne dell’immobile per coibentare le superfici verticali della casa in modo efficiente.
Solitamente nei condomini si opta per un cappotto termico interno, in questo modo ogni appartamento può essere isolato termicamente senza coinvolgere tutto l’edificio, altrimenti per le abitazioni indipendenti la soluzione più indicata è un cappotto termico esterno. In genere si utilizzano materiali atossici, ignifughi e durevoli, per prevenire la propagazione di incendi e la formazione di parassiti o muffe, ma anche per investire in un prodotto che duri nel tempo anche 30 o 40 anni.
In commercio si trovano vari tipi di isolanti termici: gli isolanti sintetici (poliuretano espanso, fibra di poliestere, polietilene espanso) sono molto durevoli, economici e facili da posare, mentre gli isolanti vegetali (fibra di legno, cellulosa, sughero) sono naturali, biodegradabili e hanno un’elevata capacità termica e acustica. Anche gli isolanti di origine minerale (lana di vetro, argilla espansa, lana di roccia) sono naturali e riutilizzabili, ma sono più costosi e devono essere trattati adeguatamente per fornire una resistenza ottimale all’umidità.
Altri metodi efficaci per migliorare l’isolamento termico dell’abitazione
Se infissi termici con guarnizioni di qualità e cappotto termico sono gli interventi più importanti per isolare la casa e aumentare il comfort termico domestico, esistono altri accorgimenti che aiutano a migliorare l’isolamento dell’abitazione per risparmiare sui consumi del riscaldamento e del raffrescamento. Innanzitutto è possibile isolare i radiatori dalle pareti esterne per evitare le dispersioni di calore, rendendo la climatizzazione invernale più efficiente e meno energivora, basta applicare un pannello riflettente in alluminio dietro i termosifoni.
Naturalmente è importante coibentare il tetto, considerando che da questa superficie viene disperso molto calore utilizzato per riscaldare gli ambienti interni della casa, ad esempio applicando una guaina o dei pannelli isolanti sotto la copertura con tegole. Se lo spazio lo permette è possibile aumentare l’isolamento termico realizzando dei controsoffitti, per ridurre l’altezza interna e risparmiare sui consumi energetici. Infine, è opportuno valutare l’isolamento termico dei cassonetti degli avvolgibili, usando un materiale isolante con uno spessore di almeno 3 cm per ridurre le dispersioni termiche di questa zona della casa.