L’illuminazione della casa è un aspetto fondamentale della sua estetica. Quando la si nomina, è necessario chiamare in causa anche le lampade da terra. Conosciute anche come piantane, possono essere collocate in diverse aree dell’abitazione. Ecco, nelle prossime righe, qualche consiglio per valorizzarle al meglio e i segreti di alcune delle piantane che hanno fatto la storia del design.
Cosa tratteremo
Lampade da terra: dove collocarle?
Nel momento in cui si acquista una lampada da terra, è naturale chiedersi dove collocarla. Le scelte che si possono prendere in considerazione sono diverse. Si può, per esempio, posizionare una piantana in prossimità del tavolo da pranzo in sala o in cucina.
L’illuminazione mista classica prevede, per la sopra citata area, una sospensione con corpo illuminante a non meno di 50/60 centimetri dal piano del tavolo. Se si ha intenzione di uscire da questi canoni, si può optare per una bella piantana ad arco, soluzione altrettanto comoda e capace di dare un tocco di originalità alla stanza.
Proseguendo con l’elenco dei contesti in cui si può posizionare una lampada da terra, un doveroso cenno deve essere dedicato all’angolo lettura. Il mix piantana e poltrona è il non plus ultra per la zona che, nella casa, è dedicata a momenti di relax speciali.
La tipologia di lampada a cui è dedicato questo articolo va bene anche per l’angolo smart working? Meglio evitare. In questo caso, la soluzione giusta è una lampada da tavolo caratterizzata dalla possibilità di orientare il fascio luminoso, aspetto che può non essere facilissimo quando si ha a che fare con le piantane.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare le situazioni in cui la lampada da terra sta bene. Tra queste, rientra l’immediata prossimità rispetto alle finestre, soprattutto se hanno le tende. Sì, in tal caso, la lampada ricopre un ruolo affine a quello della luce che illumina il palcoscenico di un teatro.
Il complemento attorno al quale ruotano queste righe può essere gestito in maniera estremamente versatile e, per esempio, posizionato dietro alla tv per aiutare a vederla meglio.
Rimanendo nel contesto del living – che può essere, a ragione, definito come l’ambiente principe per dare sfogo alla propria passione per le piantane – ricordiamo che le lampade da terra stanno benissimo anche vicino al divano. Se possibile, è il caso di sceglierle con il fascio luminoso orientabile, in modo da non renderle elementi di disturbo per chi sul divano dovesse mettersi a riposare.
Lampade da terra che hanno fatto la storia del design
Le lampade da terra hanno segnato come pochi complementi la storia del design contemporaneo. Per rendersene conto, basta sottolineare che anche il grandissimo Le Corbusier ne ha progettate diverse nel corso della sua strabiliante carriera.
Quali sono i pezzi più famosi? Tra quelli che qualsiasi appassionato di design conosce e ama rientra senza dubbio la piantana Arco. Proposta in commercio esattamente 60 anni fa dal brand Flos, è stata progettata dai Fratelli Castiglioni e, ancora oggi, è considerata una delle lampade da terra più iconiche in assoluto con il suo inconfondibile braccio telescopico e con la base in raffinato marmo di Carrara.
Guardando alla già citata produzione di Le Corbusier, non possiamo non parlare di un pezzo uscito nel 1963, ossia l’anno subito successivo rispetto ad Arco. Di cosa si tratta? Della lampada da terra Parliament, un complemento commercializzato dal brand Nemo Light. Progettata per un palazzo istituzionale indiano, è meravigliosa con la sua struttura in alluminio e i colori vivaci.
Concludiamo citando Toio, altra opera dei Fratelli Castiglioni per Flos. In questo caso, siamo davanti a una lampada da terra il cui nome richiama ironicamente la parola toy, traducibile in italiano con “gioco”.