Chiamato anche ‘divano Chester’ o più semplicemente ‘divano con i bottoni’, il modello Chesterfield ha fatto a tutti gli effetti la storia dell’arredamento.
Icona di eleganza e prestigio, esso ha una storia molto particolare, che ci riporta indietro nel tempo, esattamente tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento.
Cosa tratteremo
Divano Chesterfield: le origini
Con il suo stile aristocratico, il divano Chesterfield è stato rivisitato nel corso degli anni, magari aggiungendo elementi moderni a contrasto o osando con tessuti dai colori sgargianti, tuttavia non ha mai perso la sua vera anima, grazie alla quale ancora oggi sa ritagliarsi un posto di prestigio nei salotti di tutto il mondo.
Il leggendario divano capitonné (dal francese ‘capitonner’ – imbottire), ovvero realizzato con bottoni disposti a rete di rombi o quadrati, ha origini inglesi, e la sua fama fu talmente grande che già ad inizi Ottocento la parola Chesterfield era sinonimo generico di divano.
Il suo nome deriva dalla cittadina britannica, in quanto il suo quarto duca, Lord Philip Stanhope, commissionò ad un artigiano di fiducia quella che dopo poco prese il nome di poltrona Chesterfield: appositamente studiata con la singolare imbottitura a bottoni, essa aveva la funzione di non sgualcire la divisa del Conte.
Pare che il nobile avesse preso l’ispirazione dalle sedute delle carrozze: realizzate in cuoio, la loro imbottitura aveva la funzione di rispondere bene agli urti e permetteva agli aristocratici di avere sempre abiti in ordine, oltre a rappresentare anche una soluzione igienica, tanto era facile da pulire.
Molti credono erroneamente che il nome derivi dalla provenienza, in realtà è relazionato al conte e si riferisce al suo feudo: la prima poltrona venne difatti prodotta a Londra, dove il conte viveva, e non a Chesterfield.
Ancora oggi, come alle sue origini, per realizzare questa particolare tipologia di divano, si utilizza pelle bovina di primissima qualità, che attraverso un meticoloso lavoro di concia, viene resa morbida e vellutata al tatto, priva di imperfezioni.
Un divano Chesterfield realizzato a mano in Italia
In Italia, non sono tante le aziende che realizzano ancora a mano divani Chesterfield.
Tra queste merita una menzione particolare VAMA Divani che realizza veri e propri “gioielli di arredamento” dal 1972.
Trent’anni di esperienza e artigianalità unica hanno reso l’azienda una delle realtà leader nella produzione di divani Chesterfield, ideali per arredare soggiorni classici, uffici e hall di hotel.
Ecco un video di come gli artigiani di VAMA Divani realizzano il divano Chesterfield.
Una variante: la poltrona Chesterfield
La poltrona Chesterfield è un oggetto d’arredo dal fascino intramontabile, capace di evocare emozioni intense e raffinate. Quando si guarda una poltrona Chesterfield, si ha l’impressione di essere catapultati in un’altra epoca.
Le sue forme arrotondate e la lavorazione artigianale in pelle o tessuto, uniti alla presenza dei bottoni a vista che decorano la superficie della seduta e dello schienale, conferiscono alla poltrona Chesterfield un aspetto imponente e accattivante. La sua seduta imbottita con schiuma ad alta densità, poi, garantisce un comfort straordinario e un’esperienza di relax unica.
Per vedere alcuni modelli puoi consultare per esempio: https://www.vamadivani.it/categoria/poltrone-chesterfield/
Qualche curiosità legata al divano Chesterfield
Nonostante il suo stile decisamente elegante e aristocratico, in realtà la prima poltrona Chesterfield fatta realizzare dal conte aveva una funzione puramente di servizio: egli infatti desiderava una seduta comoda e funzionale, dove poter riposare durante la giornata, senza che i suoi preziosi abiti si rovinassero.
La poltrona Chesterfield era infatti posizionata in una delle sue stanze private e non nei saloni principali, solo in seguito cominciò a rappresentare un vero e proprio status symbol e ad arredare gli ambienti più signorili.
Nel modello originale di divano Chesterfield vi era il legno a vista: non solo i piedi, ma anche i braccioli avevano parti legnose visibili con funzione decorativa, al contrario di oggi dove tutto è volutamente nascosto dalla pelle trapuntata.
La poltrona Chesterfield è sicuramente molto bella da vedere e arricchisce la stanza in cui viene posizionata conferendole un tocco di classe intramontabile; tuttavia, le ragioni della sua struttura inizialmente erano più dettate dalla comodità: nonostante all’apparenza sembri molto dura, si tratta in realtà di una seduta sorprendentemente ergonomica, perfetta per lo studio e la lettura.
La presenza dei bottoni non è difatti puramente estetica, ma la loro particolare disposizione permette di fissare alla perfezione l’imbottitura sottostante, in modo da evitare che si creino scomodi bozzi.
Il divano Chesterfield è anche legato al mondo della psicoanalisi: fu proprio Freud ad utilizzarlo durante le sue sedute agli inizi del XIX secolo. Egli scelse un modello di chaise longue, molto raffinata e ricercata, sulla quale posizionava sempre coloratissimi cuscini, il tutto contornato da tappeti orientali per creare un contrasto di stili che va di moda ancora oggi.
La prima poltrona Chesterfield era dotata di piccole rotelle fissate ai piedi di legno, in modo da essere spostata da una stanza all’altra con estrema facilità, ed era realizzata in cuoio rosso scuro: oggi possiamo invece immaginarci il divano Chesterfield anche senza ruote e spaziare tra infiniti colori, tessuti e rifiniture, tuttavia la sua vera essenza sembra non mutare mai.