Che i colori derivino dalla luce può apparire ovvio e facilmente intuibile per noi uomini contemporanei ma non è sempre stato così.
Infatti, è solo nel diciassettesimo secolo che la relazione tra la luce e i colori ha avuto la sua prima teorizzazione, grazie al famoso scienziato Isaac Newton che dimostrò come fosse possibile ottenere i sette colori dell’arcobaleno rifrangendo la luce attraverso un prisma.
Dopo di lui altri hanno proseguito gli studi sulla luce e i colori, fino ad arrivare al secolo scorso a Johannes Itten, pittore e designer di origine svizzera, che realizzò il cerchio cromatico che tutti noi dovremmo conoscere, una rappresentazione grafica dei colori suddivisi in primari, secondari e terziari.
Per chi non lo sapesse, i colori primari sono rosso, giallo e blu mentre secondari e terziari derivano dalla loro mescolanza.
Il cerchio di Itten è tutt’oggi in uso per creare palette cromatiche nei più diversi ambiti, tra cui anche quello dell’arredo e dell’interior design.
Grazie a questa schematizzazione dei colori è semplice individuare quelli armonici tra loro e i relativi complementari, ovvero quelli opposti e in netto contrasto.
Con questo strumento si possono trarre infinite tavolozze, con le quali dare colore a ciò che si preferisce, che si tratti di una stanza, di una proposta d’abbigliamento o dell’impaginazione di una rivista; il colore è dappertutto, perciò non esistono limitazioni.
Dopodiché, ci si può concentrare sull’opportunità di ricorrere a colori saturi, più forti e pieni, o a tinte pastello, decisamente più delicate, così come si può optare per colorazioni brillanti o opache, oppure virare su soluzioni soft ed eleganti come, ad esempio utilizzare tonalità tra marrone e beige, abbinamento funzionante per un ambiente raffinato.
Il mondo dei colori è davvero infinito.
Cosa tratteremo
La teoria dei colori si può applicare anche all’arredamento
Abbinare i colori nell’arredamento può sembrare semplice, ma non lo è affatto.
Anche in questo contesto è necessario possedere qualche rudimento sulla teoria dei colori, se si vuole ottenere un risultato quantomeno accettabile.
Anzitutto, è importante saper creare il giusto equilibrio tra le tonalità delle pareti e i colori degli arredi prescelti, in modo da realizzare un ambiente piacevole ed armonioso.
Spesso, il rischio è quello di dare corpo ad un insieme fin troppo piatto, dovuto all’idea di dover mantenere tutti gli elementi su un’unica direttrice cromatica.
Al contrario, è importante inserire nella palette di colori anche quelli complementari, che aiutano a dare un tocco di vivacità all’ambiente.
Inoltre, è opportuno valutare in via preventiva la funzione della stanza che ci si accinge ad arredare perché, a seconda della sua finalità, occorre individuare i colori più adatti; infatti, tanto per fare un esempio, difficilmente si scelgono i toni del rosso per la camera da letto mentre non è insolito utilizzarli per i mobili delle cucine.
I migliori architetti d’interni, che conoscono bene la teoria dei colori, sono in grado di realizzare originali soluzioni d’arredo che mettono in risalto forme e volumi attraverso un uso sapiente della luce e degli accostamenti cromatici, così come nell’uso delle tecnologie più efficaci ed efficienti, come è interessante osservare nel sito di Insidesign, uno studio di progettazione e negozio di arredamento di design a Bologna.
Come utilizzare al meglio i colori per arredare diversi ambienti?
La percezione dei colori e lo stato d’animo che inducono è per lo più soggettiva; tuttavia, si possono definire a grandi linee delle direttrici sulle quali basarsi per poter arredare le stanze delle proprie case.
Anzitutto, si può scegliere la propria tavolozza di colori andando ad individuare quelli che piacciono di più e i loro complementari; così facendo si hanno a disposizione diverse tonalità con cui “dipingere“ gli ambienti.
Il trucco sta nel saper dosare correttamente i colori armonici e quelli contrastanti, per dare il giusto rilievo alle pareti, ai volumi e agli elementi d’arredo.
Nel cerchio dei colori ognuno di essi ha il proprio posto ed è semplice riconoscerne il suo complementare, che sta proprio dalla parte opposta, e le sue differenti tonalità, per comporre una palette esauriente.
Come rapportarsi con i colori principali nell’ambito dell’arredo
Iniziamo dai colori caldi, come il rosso, l’arancione e il giallo.
Si tratta di colori che esprimono energia, positività e forza, di conseguenza sembrano più adatti alle zone giorno, come cucine e soggiorni.
Invece, i colori freddi, come blu e verde, sono consigliabili per le stanze dedicate al relax, in primis la camera da letto e il bagno.
Ciò nonostante, è bene non esagerare con queste colorazioni, soprattutto alle pareti, dove è opportuno utilizzare tonalità chiare se non ci si vuole stancare subito della propria scelta.
Infine c’è il bianco, che si presta a tutti gli ambienti in qualità di colore neutro per eccellenza.
Ad ogni modo, anche del bianco non è mai il caso di abusarne se non si vuole ottenere un effetto impersonale, estraniante e piuttosto noioso.
La chiave per un buon risultato resta sempre quella del giusto equilibrio.