Il marmo di Carrara, caratterizzato dal suo colore bianco brillante, è una pietra naturale composta per la maggior parte da carbonato di calcio che si è ricristallizzato negli anni in seguito ad importanti cambiamenti climatici, ambientali e chimici.
Il bianco di Carrara, così omogeneo e compatto, è in assoluto una delle tipologie di marmo più richieste e utilizzate nell’edilizia e negli ornamenti decorativi. Proprio per il suo essere così pregiato, richiede una particolare cura e attenzione anche nella sua manutenzione e nella pulizia.
Cosa tratteremo
Le antiche origini del Marmo di Carrara
Già nelle architetture e nelle decorazioni dell’impero Romano si trovano testimonianze dell’utilizzo del marmo di Carrara per la posa di opere edili e per la forgia di statue e monumenti di vario genere.
Nell’Ottocento tutta l’attività mineraria venne rivoluzionata con l’avvento del filo elicoidale (oggi diamantato) e della puleggia penetrante. Oggigiorno, l’estrazione del marmo di Carrara avviene utilizzando la stessa tecnica.
Gli impieghi principali del Marmo di Carrara
Uno degli utilizzi più comuni e richiesti del marmo di Carrara è quello in ambito decorativo. Questo comprende la creazione di opere d’arte di vario genere come sculture, rilievi, elementi architettonici ed ornamenti vari. A questo si affianca l’impiego del Bianco di Carrara per la pavimentazione, da posare quando si cerca un elemento raffinato, elegante e senza tempo.
La finitura del marmo può essere differente a seconda del tipo di effetto visivo che si desidera ottenere. Il marmo levigato mantiene una definizione del colore naturale ed ha un finishing opaco, mentre quello lucidato ha una superficie brillante e con alti contrasti cromatici.
Le lavorazioni possibili sono davvero molte e dipendono sia dal gusto estetico che dal tipo di applicazione prevista.
Come pulire il Marmo di Carrara: guida pratica alla cura e alla manutenzione
Una buona abitudine è quella di optare per una cura periodica che preveda la rimozione della polvere e di tutti gli altri materiali che possono depositarsi in superficie. In questo modo, la sporcizia evita di sedimentarsi causando inevitabili inestetismi.
È importante ricordare che ciascuna finitura andrà trattata in modo differente a seconda del suo aspetto (lucido, opaco, zigrinato o altro) e anche della sua posizione (si trova collocata in spazi interni od esterni, è al riparo o è sottoposta all’azione di agenti atmosferici, ha una funzione decorativa o è sottoposta a frequenti sollecitazioni e così via).
La pulizia quotidiana del Marmo di Carrara
Per la pulizia più semplice, prima di tutto rimuovi la polvere con un panno asciutto e morbido. Dopodiché si può procedere con la detersione con acqua calda e sapone neutro.
Un’accortezza: asciuga sempre il marmo per non far assorbire l’acqua, che potrebbe creare aloni opachi.
Cosa fare quando è necessaria una pulizia di fondo
Una delle caratteristiche principali del marmo è la sua porosità ed è perciò molto facile che assorba sostanze oleose, grasse e con potere altamente colorante come caffè, salsa di pomodoro e vino. Affinché non si creino macchie permanenti è importante rimuovere il prima possibile le macchie con un panno imbevuto di acqua calda.
Per una buona pulizia è possibile anche utilizzare una soluzione preparata direttamente con bicarbonato, sapone di Marsiglia, acqua calda e alcool sempre da asciugare tempestivamente con un panno morbido in microfibra, che non lascia residui.
Quando, invece, il marmo risulta ingiallito si può o preparare una miscela a base di acqua ossigenata a 13 volumi o utilizzare una polvere lucidante creata con pietra pomice da applicare sulla zona interessata; risciacquare poi con cura e asciugare.
Per la lucidatura è possibile stendere una cera sul pavimento e passare o la lucidatrice o un panno imbevuto con olio di lino. Qualora si preferisca invece una soluzione pronta all’uso in commercio esistono diversi tipi di detergenti formulati in spray o crema a PH neutro per far tornare facilmente il marmo al suo vecchio splendore.
Prima di scegliere quale prodotto utilizzare è sempre opportuno leggere con attenzione l’etichetta per individuare il detergente più adatto per ogni tipologia di pavimento (marmo chiaro, scuro, naturale, lucido, levigato, etc.). Per le superfici più delicate è ideale utilizzare un detergente specifico, che non contenga acidi all’interno e in grado di asciugare quasi subito, per evitare il rischio di aloni.
Cosa non utilizzare per la pulizia del Marmo di Carrara
Oltre a cercare di prevenire i danni causati da sostanze che possono accidentalmente scivolare sul marmo, ci sono poi una serie di accortezze utili a conservare lo splendore originale del Bianco di Carrara più a lungo possibile. Per esempio, non bisogna utilizzare detersivi e abrasivi troppo aggressivi o sostanze a base acida come limone ed aceto.
Una particolare attenzione va anche riservata al tipo di acqua che, se eccessivamente calcarea, potrebbe macchiarlo irrimediabilmente.