Intramontabile e semplice, l’arredamento in arte povera presenta delle connotazioni e regole ben precise. In genere lo stile d’arredo in arte povera si riconosce per l’uso di mobili in legno massello, per le linee molto pulite e per la presenza di note rustiche. Ecco, qui di seguito, tutto quello che c’è da sapere per arredare la propria casa in arte povera senza sbagliare.
Cosa tratteremo
Arredamento in arte povera: cos’è?
La nascita dello stile in arte povera risale alla fine degli anni ’60, periodo in cui le forme elaborate e barocche vennero soppiantate da un arredo più lineare, ma pregiato allo stesso tempo.
Lo stile d’arredo in arte povera si propone di utilizzare materiali semplici che riescano a ricreare atmosfere calde e intime. L’arte povera implica spesso l’uso di mobili artigianali e dal carattere intramontabile.
Ancora oggi l’arte povera affascina per i risultati che permette di raggiungere e per la versatilità. Nei fatti è possibile arredare ogni stanza della casa in arte povera: dalle camere da letto, alla cucina, fino ad arrivare alle taverne e agli ambienti minori.
Mobili in arte povera e materiali
Quando si parla di arte povera, il legno diventa protagonista assoluto. I mobili utilizzati nell’arte povera sono spesso quelli resistenti e realizzati in faggio, ciliegio e massello.
Questi mobili hanno colorazioni scure, sebbene sia possibile alternare tonalità chiare, come l’avorio o il beige, perfetti per restituire maggiore luminosità all’interno di stanze piccole.
Si tratta di mobili dalle forme tradizionali che rimandano a quelli un tempo usati dai nostri nonni e presenti nelle abitazioni dell’800. Tavoli, armadi, scrittoi, cristalliere, comodini e sedie con sedute in paglia sono elementi irrinunciabili per una casa in arte povera. Non mancano, inoltre, i classici cassettoni dall’aspetto solido e robusto da inserire nelle camere da letto, oltre alle maestose credenze che fungono pure da dispense e da collocare facilmente in cucina.
Il ferro è un altro materiale ampiamente utilizzato quando si arreda in arte povera. Candelabri, lampadari o letti con testate in ferro battuto aiuteranno a rendere più autentico l’ambiente.
Finiture e altri dettagli per arredare in arte povera
La pavimentazione gioca un ruolo determinante. L’arte povera richiama elementi naturali quali le lastre di ardesia, il parquet, il cotto o i rivestimenti in pietra, opportunamente alternati anche per creare interessanti delimitazioni fra gli ambienti. In alcuni casi è possibile optare per maioliche e piastrelle in gres porcellanato dalle tonalità neutre, da posare anche per rivestire o decorare alcune pareti, come quelle del bagno e della cucina.
Lavabi in pietra, nicchie realizzate con mattoni a vista, camini in muratura e mensole in spesso legno intarsiato aiuteranno a realizzare un’atmosfera calma e rilassata, nella quale rifugiarsi dopo una giornata di lavoro.
Importante è anche prestare la massima cura ai tessili. Tende ricamate della nonna, candide tovaglie in lino, cuscini e copriletti con fantasie floreali o tinte sobrie completeranno l’arredo in modo impeccabile.
L’amore per l’arte povera e il gusto del passato rievoca anche stanze adornate da soffitti con travi a vista, utili per dare carattere all’intero appartamento e per ottenete un effetto scenico affascinante.
Il soffitto con travi a vista, oltre a rappresentare un elemento strutturale molto decorativo, potrà essere amplificato dalla presenza di stampe e litografie antichizzate da disporre lungo le pareti.