La casa è il luogo dove ci sentiamo protetti e al sicuro, ma siamo davvero certi di aver preso tutte le misure possibili per prevenire furti, rapine e altri episodi spiacevoli? Tra gli svariati elementi che influiscono sul livello di sicurezza di un appartamento o di una villetta indipendente, la porta d’accesso merita, senza dubbio, una particolare attenzione. Si tratta, infatti, della prima – nonché principale – barriera che si interpone tra l’interno e l’esterno dell’abitazione, impedendo ad eventuali soggetti malintenzionati di intrufolarsi con facilità e arrecare danno sia ai beni custoditi, sia alle persone.
Dunque, alla luce di queste considerazioni, possiamo intuire quanto sia importante scegliere infissi solidi, resistenti e di buona fattura, a cominciare proprio dall’ingresso.
Ad oggi, comunque, mettere al primo posto la sicurezza non significa essere costretti a rinunciare a una resa estetica ottimale. Al contrario, le opzioni in grado di conciliare stile e funzionalità, come una porta blindata con vetri o un portoncino in vetroresina, sono tante e, per chi non si accontenta di un design standard, vi è anche la possibilità di personalizzare alcuni dettagli. L’obiettivo raggiunto, pertanto, è di duplice natura: ridurre sensibilmente il rischio di subire furti e aggressioni e, al contempo, armonizzare la zona dell’ingresso, ad esempio, con i colori e i materiali utilizzati nel resto della casa.
Ecco tre aspetti da considerare nella scelta della porta o del portoncino blindato.
Cosa tratteremo
1. Livello di sicurezza
Ogni porta blindata appartiene a una determinata classe di sicurezza, stabilita sulla base di test che valutano la capacità di impedire i tentativi di effrazione.
Vi sono cinque classi di sicurezza: al livello più basso troviamo le porte blindate che resistono solamente a scassinamenti “occasionali” effettuati con utensili semplici (come ad esempio un cacciavite o una pinza) e poi, via via, con strumenti sempre più potenti (come il classico piede di porco, oppure ancora martello e scalpello) o con attrezzi elettrici (seghe, trapano). Infine, la classe più elevata comprende le porte antiproiettili, capaci di schermare i colpi di un’arma da fuoco (tra cui la 44 Magnum).
2. Destinazione d’uso
Parallelamente alla classe di sicurezza, occorre tenere conto della destinazione d’uso della porta blindata. Difatti, per gli appartamenti posti all’interno di condomini, a loro volta situati in quartieri o aree a basso rischio, è sufficiente il livello minimo. Per le villette indipendenti e, in generale, per le abitazioni a cui si accede direttamente dalla strada, specie se situate in zone soggette a frequenti furti, è preferibile una porta blindata appartenente a una classe intermedia. Infine, la penultima e, soprattutto, l’ultima categoria sono utilizzate, nella maggioranza dei casi, per gli edifici che richiedono un’elevata sicurezza. Tra questi, ad esempio, vi sono: banche, gioiellerie, laboratori, depositi, ambienti militari, ma anche ville signorili e residenze di soggetti particolarmente in vista (come politici, imprenditori, personaggi famosi, ecc.).
3. Interno o esterno
A seconda che l’accesso principale si trovi all’interno di un edificio, come nel caso di condomini e residence, o dia sull’esterno, come nelle palazzine, villette, ecc. indipendente, occorre scegliere un modello adeguato a livello di classe di sicurezza, nonché di design. Spesso, infatti, i colori e le finiture delle porte interne devono uniformarsi all’estetica generale del condominio, per cui non sono consentite troppe variazioni. A tal proposito, è bene chiarire anche questi aspetti prima di prendere qualsiasi decisione. Diverso è il caso delle porte esterne, per le quali vi è un margine di autonomia ben maggiore, seppure con alcune restrizioni. In particolare, tutti gli infissi – dunque anche il portoncino blindato – dovrebbero essere coordinati tra loro, affinché l’aspetto dell’edificio risulti ordinato ed elegante. Inoltre, se si vuole sfruttare al massimo l’illuminazione proveniente da fuori casa, l’ideale è una porta blindata con vetri, in modo da lasciar passare la luce, senza rinunciare alla sicurezza desiderata.