In questo articolo cercheremo di spiegare come coltivare il rododendro e come prendersi cura di questo arbusto legnoso che, durante la fioritura, sfoggia deliziosi grappoli di fiori colorati.
I Rododendri, come vedremo, prediligono climi umidi con temperature fresche e miti. Ne esistono numerose varietà tra le quali scegliere la più adatta al proprio giardino.
Possono essere utilizzati come copertura, schermatura, bordure miste o piantagioni di massa.
Cosa tratteremo
Informazioni di base su come coltivare il rododendro
A seconda della specie, il rododendro ha un’altezza variabile da circa 30 cm ed addirittura 4 metri.
Il picco di fioritura si verifica generalmente a metà primavera. Tuttavia, alcuni rododendri fioriscono già a marzo e altri fino a luglio.
I grappoli di fiori colorati sono disponibili in molte tonalità: rosa, bianco, viola rossastro, cremisi intenso, blu lavanda, albicocca, arancione e giallo.
Le piante crescono meglio in ombra parziale o screziata, specialmente quelle con foglie grandi. Il clima umido e mite è perfetto per la coltivazione dei rododendri. Coltivarli nei climi più freddi può essere una sfida ardua per i giardinieri poco esperti.
Tipi di rododendro
Ci sono otto diversi tipi di rododendri. Alcuni sono alti come alberi, altri sono più simili a piccoli arbusti da coltivare in vaso.
Le due categorie principali sono: gli Elepidoti, il cui significato e foglie senza squame (include le azalee) e i Lepidoti, il cui significato è, invece, foglie con squame.
I rododendri e le azalee sono entrambi classificati nel genere Rhododendron, sebbene si differenzino per alcune caratteristiche.
I rododendri sono, infatti, generalmente più grandi delle azalee e rigorosamente sempreverdi, mentre le azalee possono essere decidue. Inoltre, le foglie dei rododendri sono più spesse e spesso più lisce, mentre le azalee presentano, sulle foglie, una tenue peluria.
La differenza più evidente la riscontriamo nella forma dei fiori. Le azalee hanno un fiore piatto o tubolare (spesso ricordano gli imbuti), mentre i rododendri hanno fiori a campanelle.
Come si pianta il rododendro
Vediamo, ora, come, quando e dove piantare il rododendro.
Quando piantare il rododendro
Se il clima è mite, il rododendro si può piantare tutto l’anno. Se il clima è, invece, freddo è preferibile piantarlo in primavera o all’inizio dell’autunno (come seconda scelta, se non si è riusciti a piantarlo in primavera).
Nelle zone dal clima particolarmente caldo, la semina autunnale consente all’apparato radicale della pianta di stabilirsi durante i mesi più freddi
Dove piantare il rododendro
Oltre a un’ombra filtrata e un buon drenaggio, è bene scegliere un posto protetto dal vento. Si raccomanda di evitare di piantare il rododendro vicino al cemento perché quest’ultimo altera la composizione del suolo rendendolo alcalino e, quindi, dannoso per questo tipo di pianta.
Suolo
Le piante di rododendro prosperano in terreni acidi (pH pari a 6 o inferiore), ben drenati e ricchi di materia organica.
Trattare il terreno con materia organica, come pacciame di foglie o corteccia, migliorerà sia l’acidità che il drenaggio.
Cura del rododendro
- Annaffiatura: a causa delle loro radici sottili e poco profonde, i rododendri richiedono annaffiature regolari durante i periodi di siccità. Di solito mostrano, infatti, segni di stress da siccità molto prima rispetto alle piante con radici più profonde.
- Pacciamatura: è utile la pacciamatura con compost, trucioli di corteccia o aghi di pino per prevenire le erbacce. Rimuoverle con la zappa può, infatti, danneggiare le radici superficiali. La pacciamatura aiuta anche a trattenere l’umidità. Si consiglia di ricostituire il pacciame ogni anno o secondo necessità.
- Potatura: i rododendri vanno potati subito dopo che hanno finito di fiorire, facendo attenzione a non tagliare i germogli che, l’anno successivo, fioriranno sul legno vecchio.
- Concimazione: un’adeguata preparazione del terreno prima della semina, insieme alla pacciamatura regolare con materiale organico durante la stagione di crescita, fa sì che di solito non sia necessario un fertilizzante aggiuntivo. Se, però, il terreno ne ha bisogno perché troppo sfruttato, si può applicare un fertilizzante adatto, a fine inverno o all’inizio della primavera. Dal momento che i rododendri hanno radici poco profonde, bisogna fare molta attenzione durante la concimazione per non bruciarle. La zona delle radici deve essere umida prima dell’applicazione, il fertilizzante deve essere innaffiato e l’area mantenuta umida.
Perché il rododendro ha le foglie gialle o non fiorisce
Nei terreni alcalini (cioè, con un pH superiore a 7), i rododendri risulteranno difficili da coltivare. Quando il pH è troppo alto, le loro foglie ingialliscono.
Si può provare ad abbassare il pH del terreno con una pacciamatura acida a base di corteccia di abete macinata o aghi di pino, oppure usando chelato liquido applicato con un annaffiatoio intorno alla zona delle radici.
Può succedere che i rododendri non fioriscano, questo a causa del troppo freddo, che può uccidere i boccioli del fiore, o della mancanza di luce.