Quando ci si imbatte in argomenti importanti come il trattamento dell’acqua o la manutenzione degli impianti della propria abitazione, è sempre difficile trovare un punto di unione tra diversi modi di vedere.
Una delle poche certezze è sicuramente che tutti vogliono risparmiare denaro e allo stesso tempo vogliono dei servizi funzionali e di alto livello. Come sopperire a questa esigenza? Oggi cercheremo di unire, grazie a qualche informazione in più, l’utilità alla convenienza con il dosatore di polifosfati. Quest’ultimo grazie alle sue proprietà e funzionalità, sembra mettere proprio tutti d’accordo; vediamo nello specifico quale funzione svolge.
Cosa tratteremo
Dosatore polifosfati: una caldaia efficiente
È bene chiarire fin da subito che un’ottima condizione di manutenzione della propria caldaia è fondamentale sia per ragioni di sicurezza sia per il risparmio.
È essenziale quindi per un corretto funzionamento dell’impianto che tutti gli accessori di caldaie e affini siano di ottimo livello, uno tra tutti il dosatore di polifosfati.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, il dosatore di polifosfati è un efficace apparecchio anticalcare che ha la capacità di impedire, attraverso dei processi chimici, la formazione di calcare nelle tubazioni. Si immagini il continuo passaggio dell’acqua attraverso le tubazioni: questo continuo scorrere porta con sé diversi organismi e particelle che a lungo andare si depositano lungo le tubazioni; in special modo nelle componenti iniziali e finali.
Come agisce il dosatore di polifosfati nel pratico? Prima di dare questa risposta è bene soffermarsi sulla tipologia di acqua che scorre attraverso i tubi; acqua di qualità maggiore recherà sicuramente meno danni di acqua di bassa qualità.
C’è acqua e acqua
Per determinare la qualità dell’acqua per il corretto funzionamento degli impianti casalinghi, si deve introdurre il concetto di durezza dell’acqua. Quest’ultima consiste nella somma di sali di calcio e magnesio che causano incrostazioni di calcare durante l’innalzamento della temperatura; sbalzo termico che produce una reazione chimica e la consequenziale caduta di particelle di calcio. Maggiore sarà la durezza dell’acqua e maggiore sarà la presenza di magnesio e calcio.
Questa particolare caratteristica chimica può comportare diversi malfunzionamenti del sistema di riscaldamento; i problemi riscontrati maggiormente sono: il deterioramento dei sanitari, i danni agli elettrodomestici, la diminuzione della quantità di acqua attraverso i tubi e soprattutto l’aumento della spesa energetica.
Ed è qui che il dosatore di polifosfati sfodera tutta la sua utilità, la sua capacità di prevenire queste degenerazioni ha reso questo strumento da semplice consiglio a obbligatorio. Protegge la caldaia da malfunzionamenti e sul medio e lungo periodo garantisce un risparmio energetico considerevole (dovuto alla maggiore efficienza dell’impianto). Oltre all’eccezionale funzione anticalcare, i polifosfati creano una pellicola all’interno delle tubazioni che hanno la capacità di proteggere l’impianto dalla reazione chimica di magnesio e calcio (chimicamente detta precipitazione).
Dosatore di polifosfati: come funziona?
Il dosatore di polifosfati è installato usualmente in prossimità dell’ingresso dell’acqua nel sistema-impianto; il dosatore al suo interno, tra l’ingresso di acqua e i polifosfati, ha un disco diaframma dalle dimensioni leggermente inferiore al diametro del tubo. Il disco diaframma ha la funzione di determinare una differenza di pressione tra la parte più alta e la parte più bassa che è proporzionale al flusso d’acqua che lo attraversa. L’azione chimica che ne risulta determina lo scioglimento di fosfati di sodio e potassio, dati dall’impianto, che unendosi al calcio presente nell’acqua, ne impedisce la formazione. Così facendo, cioè evitando la formazione di calcio, si eviterà anche una possibile deposizione che causerebbe incrostazioni.
Se la durezza dell’acqua nell’abitazione in cui si vive è a livelli preoccupanti, un dosatore di polifosfati è la soluzione ideale.